Una riflessione interessante e molto ben scritta.
Vicina alle intuizioni sulla virtualità di Zygmunt Bauman, che consiglierei a tutti di leggere, nella loro immediatezza.Buona lettura.
Che bello questo mondo virtuale dove le miserie e l’orrore non esistono! Tra la foto di un piatto nouvelle cousine pescato su google un gattino tenerissimo e un paio di piedi con smalto nero (il fetish impazza) tutti, possiamo essere proiezione del nostro modello di cultura intercambiabile, costruirci la casetta della barby oppure ammantarci di mistero con nickname improbabili e citazionismi a pioggia dalle 3 di notte in poi . Immagino casalinghe in ciabatte armate di cellulare selfarsi tra un soffritto e le buste della spesa, mariti e compagni spalmati sul divano a frugare tra citazioni sul sesso e sull’amore, chattare all’impazzata con ipotetiche star automatizzate in attesa della stellinatura, adolescenti nelle loro camerette che giocano a fare le donne con i loro IPhone mentre i loro genitori, alla fine, fanno la stessa cosa da un’altra parte della casa.Che bello questo mondo di cuoricini emoticons e vip che si “concedono”…
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