La Francia rialloca la propria presenza militare in Africa.
Una nuova “entente cordiale”, mentre l’Italia langue nell’assoluta irrilevanza.
La presenza della Francia nelle vicende africane ha una storia assai lunga e un’influenza che non accenna a diminuire.
Qui delineata per sommicapi, svela per contrasto al lettore l’ipocrisia tutta italiana del continuo riferirsi ad un ONU che, nella sua attuale conformazione, come altrove si è detto approfonditamente, pare purtroppo aver del tutto esaurito la sua funzione storica.
E al contempo racconta quanto sia importante possedere forze armate efficienti e capaci di proiezione ben al di là delle frontiere. E non solo stipendifici.
Infine, importante notare il buon livello di interazione fra forze armate americane, inglesi e francesi (vedi Gibuti), nell’intricata ragnatela del “continente nero”.
Una nuova “entente cordiale” atlantica, che si appresta al confronto con i suoi avversari, in Africa come nel mondo. Senza troppi peli sullo stomaco. Come presto vedremo.Buona lettura.
Con il lancio dell’operazione Barkhane nel Sahel nel 2014 e la creazione delle Forze francesi in Costa d’Avorio (Ffci), a gennaio, la Francia ha confermato la propria presenza militare in Africa, ma sembra aver spostato il suo baricentro verso la parte occidentale del continente.
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[…] mezzi atti al recupero di africani su gommoni), e radaristica. Per di più, ha da qualche anno rinsaldato un’entente cordiale con la Francia, che aggiunge le sue portaerei e gli eccellenti […]
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My jesteÅ›my obok siebie (nie mieszkamy razem,ale w zasadzie tak to wyglÄ…da jakbyÅ›my mieszkali) a czÄ™sto czujÄ™ siÄ™ samotna i nie wiem co mam z tym zr8d#ć&io230;Barbzo go kocham…
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