Blog e siti derenzizzati? Forse non è nemmeno una cattiva idea… Una proposta “a cinque stelle” de La Diceria.
A nostro giudizio, non si può certo aver troppa stima o fiducia nel Movimento cinque stelle. Per un insieme di motivi che sarà il caso di affrontare in seguito. Alcuni ben più inquietanti di quanto immaginereste.
Ma altrettanto sarebbe errato negare come, nel panorama di assoluto servilismo dell’informazione italiana, il blog di Beppe Grillo sia l’unico luogo dove si possa leggere con estrema chiarezza che Matteo Renzi, “senza l’appoggio dei media, sarebbe al massimo a pescare carpe in Arno”. Una verità tanto evidente quanto nascosta.
Lungi dall’essere persona capace – al di là delle “vittorie” tutte interne a quell’accozzaglia cattocomunista demeritocratica che va sotto il nome di PD – Matteo Renzi non è infatti solo disastroso. Come nei casi drammatici dell’occupazione da Jobsact, che si è risolta in una crescita reale di 13 posti dicasi 13 (documentata). Oppure sulle vicende ILVA, fabbrica “straordinaria, con un immenso potenziale… ” che è ridotta già da mesi al 20% delle sue capacità produttive e perde ogni mese quasi cento milioni di euro di soldi della collettività. Avendo, come per primo egli dice, “messo la faccia” su ambedue i (difficili) casi.
No, Renzi è anche notevolmente intempestivo e menagramo. Non dimentichiamo la sparatoria al tribunale di Milano, in seguito a falle della stessa ditta che ha preso l’appalto per i servizi di sicurezza ad Expo, proprio durante la riunione sulla gestione della sicurezza della grande fiera internazionale di Milano, tenuta dal suo ministro Alfano. E nemmeno va dimenticata la catastrofe elettorale di Victor Ponta alle presidenziali del suo paese quando, subito prima della visita e dell’aperta sponsorizzazione del nostro premier, aveva un grande vantaggio (confermato da tutti i sondaggi) che finì subito dopo polverizzato.
Esattamente da allora, se ci fate caso, della Romania di colpo non s’è parlato più, in quasi nessun caso su quasi nessun media…
E mi fermo qui, per pena. Pena della mia nazione e del sedicente 40% conferito alle europee, ottenuto soprattutto grazie alla paura immotivata di un sorpasso a cinque stelle. 40% con cui però si pretende di governare l’Italia… delirio psicotico del colpo di stato DC.
Riassumendo: un politico di provincia poco dotato e poco fortunato, spacciato dai media quale statista dal tocco magico, ecco chi è il nostro premier.
Ma torniamo al blog di Beppe Grillo:
E’ primavera, si sbattono i tappeti, si dà una rinfrescata alla casa, si indossano abiti più leggeri e si mandano in tintoria cappotti e abiti pesanti. Il momento ideale per derenzizzare il blog. Da oggi il nome Renzi non sarà più presente nei post. E’ come fare entrare aria pulita in una stanza piena di fumo, di balle, di smog, di inconsistenza che ti intossica. L’ebetino vive solo di visibilità, da oggi, almeno in questo blog, lo eliminiamo. Il Bomba, senza l’appoggio dei media, starebbe al massimo a pescare carpe in Arno. Ora si appresta, in un Paese sommerso dalle SUE tasse, all’ennesima promessa di “elemosina elettorale” che forse c’è e forse no. Renzi:Non ci sono tasse nuove, anzi è finito il tempo delle tasse da aumentare. E’ un punto fondamentale, chiaro, centrale per il paese. Dobbiamo far sì che i sacrifici non li facciano più i cittadini, semmai qualche politico o amministratore a vari livelli“, intanto i “rimborsi” elettorali di 45 milioni di euro per il Pd se li tiene ben stretti. Uno spudorato che vive di promesse mai mantenute e che ogni volta che è beccato con le mani nella marmellata tace, fidando nella memoria corta degli italiani, o incolpa gli altri a seconda delle convenienze. Stare dietro alle sue balle vuol dire fare il suo gioco. Va trasformato nell’uomo(?) invisibile. Nel signor nessuno che è. Gli va applicata la damnatio memoriae in vita, (la cancellazione della memoria di una persona e la distruzione di qualsiasi traccia possa tramandarla ai posteri. Una pena particolarmente aspra riservata agli hostes, ossia ai nemici di Roma e del Senato).
Good bye mister Renzi, almeno da questo blog. Do you speak english?
Ps: la cancellazione dell’innominabile vale anche per i commenti, evitate di inserire il suo nome nel testo se volete vedere pubblicato il vostro commento
Tutto sommato l’idea di “derenzizzare” qualche luogo di informazione, a fronte della renzizzazione di ogni altro, potrebbe non essere poi una cattiva idea. Le dicerie su Renzi sono in effetti sempre meno interessanti… ci rifletteremo.
Qui però scatta il rilancio e la proposta a Beppe…
Ma un bel bollino/logo “sito derenzizzato”, da regalare a chi ne fa domanda e voglia esporlo, non si potrebbe fare? Per creare un circuito web “Renzi free” ?? Che metta al bando il suo nome e le sedicenti trovate da baraccone, buone solamente ad offrire ai media il la per evitare di affrontare la realtà (come già dicemmo)?
Magari un loghetto neutro, non brandizzato a cinque stelle. Partito che non può, né deve, piacere a tutti. Mentre l’opinione sul premier, quella si, è molto condivisibile. Da sempre più parti.
[…] recuperando un’antica proposta di Grillo, che non ci era passata inosservata ma dimenticammo colpevolmente di implementare, garantiamo al lettore che questo sito è da oggi […]
"Mi piace""Mi piace"